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Autori: Urs Granacher and Ron Borde
Anno: 2017
Introduzione: Con il termine Long Term Athletic Development (LTAD) si intende lo sviluppo progressivo, programmato e strutturato delle abilità atletiche dei giovani, suddiviso in 7 fasi:
Sebbene lo scopo principale sia il raggiungimento del successo sportivo a livello di élite, il LTAD deve essere visto come uno strumento di riduzione degli infortuni e di introduzione dell’atleta ad uno stile di vita sano che preveda l’attività fisica orientata al benessere come costante anche in seguito al ritiro sportivo.
Gli esperti di LTAD suddividono gli sport in due categorie: quelli in cui la specificità viene approcciata dopo i 12 anni e quelli in cui la si affronta già dai 6.
Gli alti carichi e volumi di allenamento spingono molti giovani atleti di sport della seconda categoria verso infortuni, stress cronico a causa degli impegni scolastici e sportivi troppo intensi, burnout e drop out.
Dall’altra parte, vi sono evidenze scientifiche che dimostrano che i miglioramenti dello stato di fitness derivanti dall’allenamento correlano positivamente con migliori performances cognitive e accademiche.
Obiettivo: L’obiettivo dello studio è esaminare gli effetti di un anno di allenamenti sport specifici sulla fitness fisica, la composizione corporea, e le performances cognitive e accademiche su un gruppo di atleti di 9-10 anni comparato ad un gruppo di coetanei non-atleti.
Campione: 45 bambini di 9-10 anni d’età, nessuno con disturbi muscoloscheletrici, neurologici o ortopedici. 20 atleti facenti parte di una “élite sports class” (ESC) e 25 non atleti frequentanti una classe normale (RC). La seconda classe ha funzione di gruppo di controllo. Nella ESC vi erano: 4 ginnasti (maschio/femmina = 4/0), 3 atleti di trampolino elastico (maschio/femmina = 1/2), 3 nuotatori (maschio/femmina = 2/1), 4 agonisti di atletica leggera (maschio/femmina = 1/3), 1 ciclista di BMX (maschio/femmina = 1/0), e 5 calciatori (maschio/femmina = 4/1).
Metodi: Il gruppo ESC ha svolto 3 sedute settimanali di Scienze Motorie dalle 7:00 alle 9:30 del mattino adattate allo sport praticato oltre alle sedute sport specifiche pomeridiane. Il gruppo RC ha svolto 4 sedute settimanali di Scienze Motorie seguendo il programma proposto dallo Stato di Brandeburgo. I test preliminari sono stati svolti a gennaio 2014 mentre i test post-sperimentazione a gennaio 2015 nella palestra scolastica tra le 8 e le 11 del mattino. I ragazzi si sono presentati a digiuno per non influenzare i dati della bioimpedenziometria, successivamente hanno avuto 60’ per fare colazione prima dei test fisici. I test cognitivi e di performance accademica sono stati organizzati per il giorno successivo alla stessa ora.
Test fisici:
Misurazioni antropometriche e composizione corporea:
Test cognitivi e accademici:
Durante tutto l’anno di sperimentazione, gli allenatori e i docenti di Scienze Motorie hanno registrato, per ogni seduta:
Risultati: Ai test preliminari, tutti i bambini sono stati classificati pre-PHV. Durante i test preliminari, gli studenti del gruppo ESC sono risultati più bassi (3%), più leggeri (31%), con un minor BMI (22%), maggior massa muscolare relativa (6%), e minor massa grassa relativa (14%). In seguito alla sperimentazione, sono state misurate differenza significative tra i gruppi per l’altezza, il peso, il BMI. Per quanto riguarda i test fisici, il gruppo ESC ha performato meglio in 5 dei 7 test (20-m sprint test, standing long jump test, star agility run test, stand- and-reach test, 6-min run test) mentre per il 1-kg ball push e il single-leg stance test non sono state rilevate differenze. In seguito alla sperimentazione, è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa in 6 test su 7 a favore del gruppo ESC. Il 1-kg ball push non ha subìto differenze.
Infine, i risultati dei test cognitivi e accademici non hanno evidenziato differenze significative in nessun test pre e post ad esclusione dei risultati nella materia di Scienze Motorie significativamente superiori nel gruppo ESC. Nonostante non siano soddisfatti i parametri statistici, si segnala che la classe ESC ha ottenuto risultati migliori in tutte le misurazioni cognitive e accademiche.
Il gruppo ESC ha svolto più sedute tra quelle sport-specifiche e quelle di Scienze Motorie rispetto alla classe RC (8.2 vs. 3.4 sessions/week) e di conseguenza un volume di allenamento significativamente superiore (620 vs. 155 min/week). Nel gruppo ESC il 63% del tempo è stato dedicato all’apprendimento tecnico, seguito dall’allenamento della forza (12%), della velocità (11%) e della resistenza (10%). Nella classe RC il 33% è stato dedicato alla resistenza, seguita dalla tecnica (27%), e dalla forza e velocità (20%).
Conclusioni: I risultati di questo studio sono particolarmente interessanti in quanto rivelano una miglior condizione fisica, maggior massa muscolare e minor massa grassa nel gruppo ESC rispetto al RC e, al contempo, non rivelano differenze significative dal punto di vista cognitivo e accademico. Questo dato è in disaccordo con la letteratura: vi sono studi durante i quali i giovani atleti hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi rispetto al gruppo di controllo. Il non ottenimento di questi risultati si suppone sia causato dal potenziale stress indotto dall’alto volume di allenamento combinato alle richieste scolastiche, il quale potrebbe aver procurato agli atleti stanchezza, scarsa motivazione e concentrazione e in alcuni casi potrebbe portare a casi di depressione. Ciononostante, i risultati scolastici sono comunque rimasti invariati e non hanno subìto cali. I dati raccolti sono fondamentali per i genitori responsabili del benessere dei bambini e sopratutto per le figure incaricate di redigere le direttive in ambito di sport e scuola.
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